Terza dose, anticorpi, variante e bambini: 5 tra massimi esperti rispondono ai dubbi dei cittadini
Lunedì 29 novembre, su iniziativa di Guido Bertolaso, responsabile della campagna di vaccinazione in Lombardia, si è svolta una Maratona Social per cercare di sanare tutti i dubbi sul vaccino anti-Covid. Cinque tra i massimi esperti sul tema: Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto Humanitas; Sergio Abrignani, immunologo membro del Cts; Andrea Gori, primario di Malattie infettive al Policlinico di Milano; Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e Marina Picca, presidente della Società italiana delle cure primarie pediatriche Lombardia, hanno risposto in diretta alle domande dei cittadini.
Chi ha gli anticorpi elevati può evitare la terza dose?
Abrignani: La misurazione degli anticorpi non è indicativa di immunità; quindi, non ha senso chiedere il dosaggio degli anticorpi prima di fare la terza dose. L’unico caso in cui è indicato è se si è sotto terapie immunosoppressive.
Gori: Non esiste un cut-off anticorpale al di sopra del quale c’è certezza di protezione e al di sotto no.
Dopo quanto va fatta la terza dose?
Abrignani: Non esiste una tempistica precisa. Attualmente, in Italia, la terza dose è prenotabile trascorsi cinque mesi dal completamento del ciclo di vaccinazione primario. Mentre nel Regno Unito, può essere fatta già dopo tre mesi.
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Quali sono gli effetti collaterali della terza dose?
Gori: Mal di testa e febbre sono gli effetti collaterali più comuni legati alla terza dose, che è però tendenzialmente “accolta meglio” rispetto alle prime.
Se si hanno avuti effetti collaterali non gravi è necessario fare controlli prima della terza dose?
Gori: Febbre e mal di testa sono effetti collaterali comuni. L’effetto collaterale del vaccino si manifesta nei giorni strettamente successivi: quelli a lungo termine non sono stati evidenziati. Mantovani: Sulla miocardite: c’è un rischio, rarissimo, post vaccino. In ogni caso è una patologia benigna, che si risolve con antinfiammatori. Al contrario il Covid causa gravissimi effetti cardiovascolari.
Chi ha fatto due dosi di Moderna può fare la terza con Pfizer, o viceversa?
Abrignani: Non vi è nessuna controindicazione a fare né l’uno né l’altro. Per quanto riguarda il tema della vaccinazione eterologa, in cui ai vaccini a vettore virale (AstraZeneca e Johnson&Johnson) segue la somministrazione di un farmaco a mRna (Pfizer o Moderna) va sottolineato che il sistema immunitario viene potenziato. Attualmente, in Italia, per la terza dose vengono somministrati solo i vaccini Pfizer o Moderna (in questo caso, mezza dose).
Perché il vaccino ci costringe a continui richiami? Non sarebbe meglio attendere studi più approfonditi?
Mantovani: Ci auguriamo che con la terza dose ci sia una memoria di lunga durata, ma lo impareremo col tempo. I vaccini proteggono estremamente bene dalla malattia grave e proteggono nei confronti della trasmissione del virus. Non ha alcun senso attendere. Ricordiamo la nostra storia: quando siamo stati sicuri che il vaccino contro la polio funzionasse non abbiamo aspettato 10 anni per debellarla; stessa cosa per la rosolia. Immediatamente, quando abbiamo dati sicuri, eliminiamo il rischio.
Remuzzi: Questo vaccino è stato dato a miliardi di persone. Abbiamo certezze sulla sicurezza, ma per quanto riguarda tempi e dosaggio impariamo man mano. La scienza non è un libro stampato: si modifica in divenire.
Gori: Con la terza dose dal 60% la protezione torna superiore al 95 percento.
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I vaccini anti-Covid sono sperimentali?
Gori: No. Si pensa che siano stati studiati troppo poco, mentre per questi vaccini non è stata presa alcuna scorciatoia. Al contrario sono stati fatti sforzi incredibili dalla scienza, rispettati i tempi e le fasi.
Dobbiamo preoccuparci della nuova variante Omicron?
Gori: Sembra una variante con una grande capacità di diffondersi (in Sudafrica ha soppiantato Delta), ma sappiamo ancora poco sul clinico. Le prime notizie sono rassicuranti: chi ha due dosi di vaccino sviluppa una forma di malattia assolutamente lieve.
Remuzzi: Il più importante virologo del Sudafrica, Shabir Madhi, ha detto che, sulla base delle evidenze scientifiche in suo possesso, la nuova variante Omicron non saprà sfuggire al vaccino. Abrignani: Nel peggiore degli scenari (se bucasse il vaccino) potremmo averne uno nuovo a gennaio. Abbiamo tutto ciò che occorre per fronteggiare le varianti. Omicron è un motivo in più per fare la terza dose o vaccinarsi.
Il vaccino si può fare durante l’allattamento?
Picca: Sì, perché ormai possiamo dire con certezza che il vaccino è consigliato nelle donne in gravidanza dopo i tre mesi e durante la fase di allattamento.
Perché vaccinare anche i bambini dai 5 agli 11 anni?
Picca: I motivi sono tre:
1. Anche se il Covid-19 è più benevolo nei bimbi, si sono registrati 250mila casi nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni, con 1400 ricoveri e 37 ingressi in terapia intensiva.
2. Esistono poi complicanze come la sindrome infiammatoria multisistemica e il Long Covid.
3. Infine, la vaccinazione facilita la vita relazionale e la fascia dei bambini, che se non vaccinata sarà la più contagiata.
È possibile ricevere insieme vaccino antinfluenzale e vaccino anti-Covid?
Remuzzi: Sì. In caso contrario, bisogna aspettare due settimane tra i due.
Picca: I bambini, se si tratta di un vaccino con iniezione, possono farlo contemporaneamente; con lo spray nasale si consiglia la distanza di 15 giorni.
Che Natale avremo?
Mantovani: Sono fiducioso di poter fare un Natale con la mia famiglia di 18 persone senza problemi grazie al comportamento corretto e alla vaccinazione. Quando entro in metro a Milano vedo tutti con la mascherina, non posso dire lo stesso a Londra.
Benedetta de Mattei
Per ulteriori dubbi e domande sul Covid-19 riguarda lo speciale "ISS risponde" di San Marino RTV
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