MEDIO ORIENTE

“Testimonianze da Gaza”: San Marino per la Palestina sollecita corridoi umanitari

Il Collettivo di San Marino per la Palestina plaude al voto della Repubblica all'ONU

Voci dalla Striscia, le esperienze di chi vive la guerra, il dramma di chi resta, di chi fugge per trovare rifugio. Rientrato da un mese, Roberto Scaini – Medici Senza Frontiere - parla di una situazione che precipita. “Il cessate il fuoco? E' già troppo tardi”. “Per la mia esperienza, in cui ho partecipato già a tantissimi conflitti, potrei dire una quindicina in giro per tutto il mondo, è che forse a Gaza c'è un numero di vittime civili come non ho mai visto in nessun'altra guerra. La risoluzione c'è stata: evidentemente, è stata mandata con un piccione viaggiatore, perché mi sembra che nessuno l'abbia mai ricevuta o recepita. Mi sembra la vittoria della ipocrisia, su quella che chiamano diplomazia internazionale”.

Sulle sfondo le recenti risoluzioni, la posizione degli Stati, Titano in testa, con il Collettivo di San Marino per la Palestina che plaude al voto della Repubblica all'ONU, rivendica un opera di sensibilizzazione, dal basso, come gruppo di cittadini liberi da influenze partitiche, auspica San Marino possa fare passi concreti per un effettivo riconoscimento dello Stato di Palestina, come nel tendere la mano: “Quello che noi nel nostro piccolo stiamo cercando di fare – dice Francesca Taddei del Collettivo - nonostante adesso siamo fermi perché il valico di Rafah è stato attaccato, è quello di aprire un corridoio umanitario con San Marino. Abbiamo avuto un'apertura da parte del Segretario agli Esteri e da parte anche di alcuni politici”.

Platea piena e partecipe, davanti alle storie: paradigmatica quella di Yousef Hamdouna, insieme, cittadino di Gaza e operatore umanitario “il popolo palestinese – racconta - è sotto pressione da più di 76 anni, non ha mai avuto suoi diritti. Un popolo al quale viene negato ogni diritto. Non lo dico in modo teorico: sono palestinese, di Gaza e non ho mai usufruito di un mio diritto, sto parlando di tutti i diritti. La materia dei diritti ho iniziato a conoscerla quando sono uscito dalla Striscia di Gaza, quando avevo 23 anni. Sono uscito per la prima volta dalla Palestina, sono venuto qui in Italia e ho iniziato a capire che cosa vuol dire il diritto. Perché da Palestinese non ho mai avuto un mio diritto”.

Nel video le interviste a Roberto Scaini – Medici Senza Frontiere; a Francesca Taddei di San Marino per la Palestina e a Yousef Hamdouna, EducAid Rimini

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