Mentre dall’Italia l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini propone di boicottare proprio i prossimi europei, per alzare il velo sulla detenzione di Iulia Timoshenko, a suo dire pesantemente gravata da sospetti di macchinazione politica, è stato rinviato al 21 maggio il processo alla leader dell’opposizione, che oggi era assente, accusata di malversazione ed evasione fiscale per fatti che risalgono agli anni ’90, quando era a capo della Sistemi energetici uniti d’Ucraina. Centinaia di persone hanno protestato davanti al tribunale di Kharkiv, dove stamattina doveva svolgersi il processo: non si sono lasciati intimorire, dunque, dal divieto di manifestazioni di massa sancito dal tribunale amministrativo, dando vita ad una battaglia a colpi di slogan, striscioni e bandiere.
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