A Tonino piacevano i mandorli, erano due a fianco del feretro ieri in piazza Ganganelli, sono molti di più da oggi, nel giardino della sua abitazione di Pennabilli, a fargli compagnia lungo il sentiero che dallo studiolo panoramico sul Montefeltro si rincorrrono fino alla nicchia dove sarà collocata l’urna delle sue ceneri. La natura come ultimo definitivo giardino di delizie in cui continuerà ad essere “il cantore del suo popolo, della bellezza, dell’arte” come ha ricordato monsignor Luigi Negri nella sua omelia. Il vescovo ha salutato l’uomo artista e poeta “non un addio, ma un a Dio; un ritorno al Signore da cui sei venuto”. Pennabilli ha voluto onorare il suo figlio adottivoTonino con semplicità ricca di amore, di affetto, un rito cui hanno assistito i sindaci di Rimini, Santarcangelo, i presidenti provinciali e regionali; anche l’ambasciatore d’Italia a San Marino, seppure in forma privata. Nel video l’intervista al sindaco di Pennabilli, Lorenzo Valenti.
gmf
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