Torna a San Marino la settimana del cuore per una "cultura delle prevenzione"
Dal 23 al 29 settembre tante iniziative e momenti formativi rivolti anche agli studenti
“Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel mondo”, ricorda il Segretario alla Sanità Mariella Mularoni. Prioritario, dunque, favorire una cultura delle prevenzione, “pilastro delle nostre strategie sanitarie”–afferma il Direttore ISS Francesco Bevere. Ma come si fa prevenzione? Ampliando programmi di screening, implementando tecnologie, promuovendo corretti stili di vita e formazione, anche in ambito scolastico. Un lavoro di squadra, che vede ISS in prima linea, affiancato da Cemec, Associazione Cuore Vita, volontari, Sovrano ordine di Malta. La cardiologia nell'ultimo anno ha effettuato oltre 6mila visite, in aggiunta ai 5mila esami strumentali, numeri in aumento rispetto all'anno precedente, osserva il Direttore di cardiologia Roberto Bini. Nel 2023 –aggiunge – si sono verificati 84 decessi, 67 dei quali over 80.
“Questo dato ci dice che sono migliorate le cure, che trattiamo pazienti che solo fino a un paio di decenni fa sarebbero stati valutati improponibili come trattamento e questo è un messaggio di ottimismo. Ma dall'altra parte ci dice che trattiamo pazienti sicuramente più complessi e che in un'ottica di popolazione che invecchia sempre di più saranno sempre di più, sempre più anziani è quindi necessario cercare di prevenire le malattie cardiovascolari”. Viene ricordata l'attività dell'Ordine di Malta, che col suo gazebo mobile ha portato la prevenzione fuori dall'ospedale, sottoponendo a screening 191 pazienti. Poi, focus sulle iniziative, al motto “Usa il cuore per agire”. La Presidente della Società Sammarinese di Cardiologia Marina Foscoli elenca le attività in agenda dal 23 al 29 settembre, fino all'open day del 2 ottobre.
Nella settimana del cuore, tanti i momenti formativi dedicati agli studenti, di medie e superiori, perché la tutela della salute deve partire proprio dai giovani. “La prevenzione è lo strumento più importante a nostra disposizione per vivere meglio e più a lungo” - ribadisce il Segretario Mularoni. “In questo istituzioni e politica hanno un ruolo fondamentale, proprio nel coinvolgimento in progetti di sensibilizzazione verso corretti stili di vita”. “Le malattie cardiovascolari sono in gran parte prevenibili con stile di vita, con la terapia farmacologica quando necessaria, con il trattamento dei fattori di rischio” afferma Bini.
Molto resta da lavorare sulla fascia di età tra i 45 e i 60 anni, in cui prevale una larga inconsapevolezza e sottovalutazione del rischio. Questi giovani di oggi saranno gli anziani del domani, anziani che speriamo in miglior salute possibile”.
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