A mezzogiorno l’acqua sgorgava a pieno regime dai rubinetti della Repubblica. La situazione idrica era tornata alla normalità nella serata di ieri, fatta eccezione per un numero limitato di utenze a Cà Rigo. 'In questa zona, ha confermato l’azienda di stato per i servizi, c’è stata qualche difficoltà a dare pressione all’acqua pur presente nelle cisterne'. Altri disagi, di singole utenze, sono per lo piu’ imputabili invece all’intasamento dei filtri domestici, e non alla rete idrica generale. Per risolvere l’emergenza hanno operato, nelle ultime 48 ore, squadre delle Aziende di produzione e per i servizi e agenti di Gendarmeria e Polizia Civile, coordinati dall’unità di crisi costituita presso la Segreteria di Stato per la protezione civile. Il servizio idrico era saltato a causa di una frana che, nella notte tra martedì e mercoledì, ha trascinato con sé le condotte principali dell’acqua. L’evento franoso, si legge in una nota della Segreteria di Stato alla protezione civile, è stato provocato dalle sfavorevoli condizioni del tempo di questi ultimi giorni. Continuano i lavori di consolidamento e di bonifica dell’area, con la chiusura della strada Galavotto. La frana viene costantemente monitorata dai tecnici del territorio. I Segretari di Stato che hanno coordinato l’Unità di crisi faranno il punto della situazione durante la riunione di inizio settimana dell’Esecutivo. Dall’opposizione è arrivata una serie di interpellanze sulle cause che hanno provocato la frana e il responsabile politico del territorio sta verificando tutti gli adempimenti necessari per tutelare l’amministrazione pubblica.
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