Torna il caldo africano nel week-end. A luglio 1.500 morti in eccesso per le temperature da record.
Sono i numeri rilasciati dal ministero della Salute per il mese di luglio, che da oggi è considerato il mese più caldo di sempre per le rilevazioni di Copernicus
Qualche giorno di temperature gradevoli e poi nel fine settimana il ritorno del caldo africano, con picchi tra i 36 e i 37 gradi in particolare nel centro Italia e in Sicilia e Sardegna. Ma a farci soffrire sarà soprattutto l’umidità che porterà a percepire temperature ancor più alte.
Identica la situazione a San Marino. Inizio di settimana all’insegna del fresco e poi dal week-end l’arrivo dell’anticiclone africano con temperature oltre i 30 gradi e un clima afoso che proseguirà fino a Ferragosto.
Giorni che ci riporteranno dunque al caldo estremo di luglio che proprio oggi Copernicus, il servizio di osservazione dell’Unione Europea, ha definito il mese con la temperatura media più alta mai registrata da quando esistono le rilevazioni scientifiche. Luglio 2023 ha infatti superato di 0,72 gradi la media degli ultimi 30 anni nello stesso mese.
“Questi record hanno tremende conseguenze per il pianeta – ha commentato Samanthe Burgess vicedirettrice di Copernicus – le persone saranno esposte ad eventi estremi sempre più intensi e frequenti”. E l'istituto ha individuato nei gas serra il motivo principale delle temperature da record, ribadendo l’urgenza di importanti sforzi per ridurne le emissioni globali.
Intanto secondo il report pubblicato dal ministero della Salute italiano, il caldo anomalo ha causato nel mese di luglio almeno 1.500 morti in eccesso rispetto alla media degli anni precedenti. Numeri preoccupanti che hanno colpito soprattutto il Sud Italia dove città come Napoli, Bari, Reggio Calabria e Taranto hanno subito un centinaio di decessi in più di quelli attesi.
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