Tra la posta troppa pubblicità
Alcuni dipendenti postali si lamentano per quello che è un problema sempre più sentito, da loro come dall’intera utenza: i volantini hanno una loro scadenza, e i portalettere sono tenuti a rispettarla e per questo, sostengono, sono spesso costretti a lasciare indietro la posta normale, che dunque arriva con giorni di ritardo. La consegna avviene due o tre volte alla settimana, quando le cassette sono invase da ogni tipo di pubblicità. Ma in Italia come funziona? Poste Italiane, fino a poco tempo fa, non effettuava volantinaggio porta a porta. Ora invece il servizio esiste, ma per essere consegnato, il depliant pubblicitario deve possedere determinate caratteristiche: ossia essere imbustato o coperto da cellophane, e recare un tagliando che evidenzi il destinatario, ossia se si tratta di una famiglia o di un operatore economico. Si chiama pubblicità non indirizzata, ma le Poste hanno voluto adottare determinati requisiti per differenziarla dal volantinaggio eseguito dai privati. Molti condomini, per ovviare al problema dell’intasamento da pubblicità, hanno optato per una cassetta cumulativa in cui il postino sa di dover depositare tutt i volantini che deve recapitare.