Trasparenza: a San Marino il decreto sul modello organizzativo per le imprese
Un tassello in più in tema di trasparenza che risponde agli standard richiesti dalle organizzazioni internazionali. Se si scopre che l’amministratore delegato compie un reato o paga una mazzetta per vincere un appalto, ne risponde anche l’azienda. Se invece, la stessa azienda ha attuato il modello organizzativo, previsto dal decreto delegato n° 96, sarà esclusivamente l’amministratore a risponderne. San Marino si allinea dunque ai paesi europei e all’Italia che prevede misure analoghe con la legge 231. Il decreto è stato illustrato dagli estensori, gli avvocati Alessandro Petrillo ed Emanuele Fiscaro, che - come ha sottolineato il segretario di Stato alla Giustizia Augusto Casali - hanno redatto il testo gratuitamente. “Un onore per me – ha detto l’avvocato Petrillo – servire la Repubblica di San Marino”. L’attuazione del modello organizzativo, a cui è associato una sorta di codice etico, non è obbligatoria ma diventa una corazza per l’azienda rispetto all’operato – eventualmente illecito – di un suo alto dirigente e ne connota la serietà. Può essere adottato anche da aziende di natura pubblica come l’AASP o l’AASS.
Luca Salvatori
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