Trasporti scolastici: parla l'Ati
A parlare sono i rappresentanti delle nove aziende che hanno abbandonato il Consorzio San Marino Bus lo scorso aprile per diventare Ati, associazione temporanea di impresa, e così costituiti presentarsi alla gara d’appalto indetta dall’azienda dei servizi per aggiudicarsi i trasporti scolastici. Gara poi vinta. Sono fratelli Benedettini, Elia’s Tours, Kreuzer Karin, Tabarrini srl, Elio De Biagi, Mauro Giannini, Lamberto Capicchioni, Alessandro Capicchioni e G.B. viaggi e trasporti.
“Al primo posto poniamo la qualità del servizio, perché non trasportiamo merce ma i nostri figli – spiegano – abbiamo unito le risorse per garantire una copertura totale del trasporto, con grande flessibilità che è requisito fondamentale. Se il trasporto fosse stato dato ad una singola azienda sarebbe stato un servizio ingessato”.
L’Ati mette a disposizione 32 mezzi con 41 dipendenti, “già in regola prima della gara d’appalto”, tengono a precisare, e a gennaio offriranno anche 4 scuolabus, attrezzati anche per il trasporto disabili, che sono una novità assoluta per San Marino.
Lavorano dalle 7.30 alle 17.30 ed eseguono anche 4.000 servizi extrascolastici, ad esempio per accompagnare i ragazzi in piscina o in palestra.
Il contratto è stato stipulato per 3 anni, al costo di un milione d’euro all’anno: “I pullman –spiegano– ci costano più di 300 euro al giorno”. Spiegano di aver escluso dall’Ati le tre aziende rimaste nel Consorzio, e che ora stanno protestando, per una serie di motivi che non specificano, così come preferiscono non entrare nel merito della vicenda che sta avendo strascichi giudiziari: “E’ un problema tra il Consorzio e l’Azienda dei servizi la nostra domanda rispondeva ai requisiti richiesti, e siamo felici che l’AASS ci abbia scelti. Tutto il resto verrà deciso nelle sedi opportune”.