Trenino turistico: commercianti del centro storico ancora sul piede di guerra
Si rammaricano soprattutto di non essere considerati a dovere, attività ventennali presenti prima del treno e che vorrebbero esserci anche dopo. “Ci era stato detto che i percorsi erano modificabili – fanno notare - ma ciò non è avvenuto. Anzi – accusano – i flussi turistici vengono deviati a favore di qualcuno e a discapito di altri. Ce l'hanno soprattutto con la società privata che gestisce il servizio del trenino ed è titolare anche dei pullman di linea che si fermano in Piazzale Calcigni. “Gli autisti – ci raccontano i negozianti - con petulanza invitano i passeggeri giunti da Rimini ad acquistare un biglietto supplementare per il trenino non appena arrivati al capolinea. Le persone non fanno in tempo a scendere che vengono subito invitate a salire sul treno e dirottate, come vuole il percorso, da Città a Borgo Maggiore, con grave danno per le attività della zona”. Ora chiedono che venga ripristinato il diritto, così come le pari opportunità per tutti gli esercenti. “Non è ammissibile – concludono - che per favorire gli interessi di una sola società privata si penalizzino centinaia di commercianti e le loro famiglie”.
Silvia Pelliccioni