Chi perde la memoria perde la propria identità. E questo non vale solo per le persone. Era il tre maggio del 1977 quando venne istituito il servizio socio sanitario. Una legge - ha dichiarato il segretario alla Sanità Fabio Berardi - che ha completato un percorso di progressiva conquista del valore della salute inteso come diritto di cittadinanza dei sammarinesi.
Poi un tributo ad Emma Rossi, con la lettura della “prova del fare” del 1981, tratta dal capitolo che illustra proprio la legge del tre maggio. Parole profetiche e di straordinata attualità che costringono alla riflessione e alla responsabilità dell’inchiesta sui miti e i valori della società in cui viviamo.
Il nostro è un lavoro invisibile, che non è facile raccontare - ha detto il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Sebastiano Bastianelli. Oggi ci dobbiamo confrontare con grandi cambiamenti demografici e sociali. Anche il concetto di famiglia, così come lo intendevamo in passato, ha subito importanti trasformazioni. Di conseguenza anche i servizi si sono dovuti adeguare per rispondere ai nuovi bisogni. La struttura socio sanitaria è molto complessa e comprende diversi ambiti di intervento: dai disabili alle malattie mentali, dai problemi legati all’invecchiamento agli abusi sui minori. A fronte dei cambiamenti sociali c’è un nuovo modo di proporre i servizi senza dimenticare che anche a vecchi bisogni occorre rispondere in maniera nuova.
A trent’anni di distanza si riparte quindi con questo mandato: raccogliere le nuove sfide e trovare soluzioni. E proprio per restituire ai cittadini il senso di questo impegno dopo l’estate verrà dedicata a questa ricorrenza una giornata speciale.
Poi un tributo ad Emma Rossi, con la lettura della “prova del fare” del 1981, tratta dal capitolo che illustra proprio la legge del tre maggio. Parole profetiche e di straordinata attualità che costringono alla riflessione e alla responsabilità dell’inchiesta sui miti e i valori della società in cui viviamo.
Il nostro è un lavoro invisibile, che non è facile raccontare - ha detto il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Sebastiano Bastianelli. Oggi ci dobbiamo confrontare con grandi cambiamenti demografici e sociali. Anche il concetto di famiglia, così come lo intendevamo in passato, ha subito importanti trasformazioni. Di conseguenza anche i servizi si sono dovuti adeguare per rispondere ai nuovi bisogni. La struttura socio sanitaria è molto complessa e comprende diversi ambiti di intervento: dai disabili alle malattie mentali, dai problemi legati all’invecchiamento agli abusi sui minori. A fronte dei cambiamenti sociali c’è un nuovo modo di proporre i servizi senza dimenticare che anche a vecchi bisogni occorre rispondere in maniera nuova.
A trent’anni di distanza si riparte quindi con questo mandato: raccogliere le nuove sfide e trovare soluzioni. E proprio per restituire ai cittadini il senso di questo impegno dopo l’estate verrà dedicata a questa ricorrenza una giornata speciale.
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