Tribunale, Canzio tira dritto su reclutamento esterno
Commissione Giustizia incandescente su bocciatura sindacato Buriani: la maggioranza chiede parere su sentenza Bin
La giustizia in primo piano. Il dirigente del tribunale tira dritto sul reclutamento esterno dei due nuovi commissari della legge. Scontro sulla sentenza del sindacato sulla vicenda Buriani
Scintille sulla giustizia. Per la prima volta la Commissione ha affrontato la vicenda dell'azione di sindacato contro Buriani, la delicata bocciatura da parte del Collegio Garante del sindacato nei confronti del commissario della legge, per discutere della quale a metà giugno le opposizioni avevano chiesto una convocazione d'urgenza. La mossa a sorpresa della maggioranza ha ulteriormente inasprito i toni: con un documento passato con i soli voti della maggioranza, all'Avvocatura dello Stato è stato chiesto un parere sulla famosa sentenza del giudice Bin, sentenza comunque non appellabile e che è stata rispettata, dal momento che il giudice Buriani è tornato in organico. Si richiede un approfondimento che consenta, recita il documento “di fare emergere eventuali vizi di legittimità o di merito della sentenza”.
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Altro tema forte, il reclutamento di due nuovi Commissari della Legge, per tornare a rendere operativo un tribunale rallentato dall'arretrato. Il dietrofront del dirigente Canzio circa la volontà di non attingere più alla carriera interna, è stato oggetto della lettera degli esponenti di Libera e Repubblica Futura che alla viglia del consiglio Giudiziario Plenario avevano posto l'accento sulla mancanza della relazione sulla giustizia, sui rischi del perdurare dello stato di emergenza, quello di mettere in pericolo il principio del giudice naturale e di tenere fede all'impegno a rispettare il principio della carriera interna. Il dirigente del Tribunale Canzio ha preso tempo sulla relazione giustizia e comunicato la volontà di tirare dritto sul reclutamento esterno.
Alla Commissione Giustizia fiume segue quindi un consiglio Giudiziario lampo, finalizzato alle procedure che porteranno al reclutamento. In un settore già sotto stress come quello penale, orfano anche del giudice Buriani assegnato al civile, al già impegnativo arretrato peserà la mole del Caso Titoli, da rifare daccapo. Si ricercano dunque professionalità robuste, già rodate, fuori da ogni “dinamica”.
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