Una società di San marino torna al centro di una inchiesta italiana per una grossa truffa perpetrata ai danni dell’Unione Europea. È stata denominata “Gold Fish” – pesce d’oro – l’operazione della Guardia di Finanza di Cagliari che ha portato alla denuncia di 128 persone, per truffa aggravata e che avrebbe, secondo l’accusa, fatto intascare agli imprenditori coinvolti oltre 32 milioni di euro. Tutta la documentazione fiscale esibita per ottenere i finanziamenti sarebbe stata fasulla e gli impianti di allevamento di pesce costruiti con materiale scadente. Secondo gli inquirenti un ruolo importante nella frode l’avrebbero rivestito due società costituite all’estero: una a Malta e l’altra proprio sul Titano. Il nome segnalato dalle fiamme gialle è quello dell’Impresa Generali Servizi: da qui sarebbero partite fatture false per alcuni milioni di euro e qui sarebbe confluita una parte degli illeciti guadagni. Sarà probabilmente necessaria una rogatoria alla magistratura sammarinese per continuare le indagini a San Marino, ma al momento non se ne ha notizia.
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