La raccomandazione è sempre la stessa: mai fidarsi degli sconosciuti, segnalare immediatamente ogni fatto sospetto alle forze dell’ordine. Certi delinquenti, però, sono maestri nel carpire la fiducia degli anziani. E’ un reato infame, purtroppo sempre più frequente anche in Repubblica. Gli ultimi episodi, a Serravalle, l’autore probabilmente è la stessa persona. Nel primo caso un giovane – dalla parlantina facile - si è presentato in casa di una coppia di pensionati. Prima ha attaccato discorso con il marito, convincendolo ad aprire la porta per parlare con l’anziana moglie. Particolarmente odioso il trucco adottato per farsi consegnare i soldi. Si è finto amico del figlio e ha chiesto del denaro come saldo di un conto rimasto in sospeso. Il truffatore - per convincere la signora - ha addirittura finto di parlare al telefono con il figlio di lei. Alla fine si è fatto consegnare 600 euro e si è allontanato a bordo di uno scooter con targa italiana. Nel secondo caso il malvivente è stato meno fortunato. Anche questa volta con uno stratagemma si è fatto aprire la porta di casa fingendosi amico della figlia e ha chiesto la riscossione di 400 euro. Ma la signora non aveva denaro contante e il truffatore si è così allontanato.
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