Migliaia e migliaia di persone si sono riunite in preghiera, per non dimenticare il giorno in cui le spiagge da sogno del sud-est asiatico si trasformarono in luoghi dell’orrore.
Indonesia, Thailandia e India attaccate dalla furia della natura. Il maremoto fece oltre 200.000 mila vittime; gente colta totalmente impreparata da un simile evento.
Quasi la metà solo in Indonesia, tanti ancora i dispersi, i morti senza nome, i corpi mai ritrovati inghiottiti dalla catastrofe che sconvolse il mondo il 26 dicembre 2004. Alle ore 7:59 un violentissimo terremoto di magnitudo 9 della scala Richter - con epicentro a nord ovest dall’isola di Sumatra - provocò un maremoto; la velocità dell’onda raggiunse gli 800 km orari: un muro d’acqua che colpì 14 paesi; persero la vita anche 2700 turisti stranieri; oltre 2 milioni gli sfollati.
Il terremoto venne catalogato come uno dei peggiori degli ultimi 40 anni; quello che prima del passaggio dell’onda era un paradiso, diventò un scenario di morte e disperazione. Ricordare significa anche fare in modo che una simile catastrofe non accada più.
Indonesia, Thailandia e India attaccate dalla furia della natura. Il maremoto fece oltre 200.000 mila vittime; gente colta totalmente impreparata da un simile evento.
Quasi la metà solo in Indonesia, tanti ancora i dispersi, i morti senza nome, i corpi mai ritrovati inghiottiti dalla catastrofe che sconvolse il mondo il 26 dicembre 2004. Alle ore 7:59 un violentissimo terremoto di magnitudo 9 della scala Richter - con epicentro a nord ovest dall’isola di Sumatra - provocò un maremoto; la velocità dell’onda raggiunse gli 800 km orari: un muro d’acqua che colpì 14 paesi; persero la vita anche 2700 turisti stranieri; oltre 2 milioni gli sfollati.
Il terremoto venne catalogato come uno dei peggiori degli ultimi 40 anni; quello che prima del passaggio dell’onda era un paradiso, diventò un scenario di morte e disperazione. Ricordare significa anche fare in modo che una simile catastrofe non accada più.
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