Per la prima volta i disordini in Tunisia sono arrivati alle porte della capitale, in un sobborgo, costringendo l’esercito a intervenire in appoggio alla polizia. Le forze dell’ordine hanno fronteggiato lanci di pietre, incendi, saccheggi e manifestanti esasperati da disoccupazione e povertà tanto che si è registrato un nuovo suicidio di protesta. Ancora incerto il bilancio degli scontri: 21 morti per il governo, almeno il doppio per altre fonti.
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