Dopo avere più volte attaccato la 'lobby dei tassi di interesse', parte del 'complotto' contro il suo governo che si nasconderebbe dietro alle proteste di massa delle ultime settimane, il premier turco Recep Tayyip Erdogan si è scagliato ora contro le carte di credito, invitando la gente a non usarle. Le banche sono "insaziabili" ha avvertito durante un iftar, la cena che ogni giorno rompe il digiuno di Ramadam, a Istanbul. "Quelle carte di credito, non usatele. Se tutti spendessero quanto vorrebbero le banche, non riuscirebbero mai a mettere insieme tanti soldi" ha spiegato il premier islamico. Mentre i sondaggi confermano il netto calo di consensi per il suo partito islamico Akp dopo la brutale repressione della rivolta dei giovani (4 manifestanti uccisi, 7mila feriti, 50 gravi, 11 hanno perso la vista), Erdogan ha ribadito la tesi del 'complotto' dietro la discesa in piazza di almeno 2,5 milioni di turchi contro il suo governo: "chi ci ha guadagnato?" ha chiesto polemicamente, "i nemici della Turchia, la lobby dei tassi di interesse".
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