In Turchia migliaia di persone hanno partecipato alla sepoltura dei 35 curdi uccisi mercoledi' sera da un raid aereo turco al confine con l'Iraq. Scambiati per militanti del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), gli uomini erano invece civili, probabilmente contrabbandieri della zona. La folla ha accompagnato il convoglio di vetture e ambulanze che trasportavano le bare delle vittime, coperte da una bandiera rossa, verde e gialla, i colori del popolo curdo, fino al cimitero dove sono state depositate in una grande fossa. Le scuse ufficiali e l’annuncio di aprire un’inchiesta sull’accaduto del premier Erdogan non bastano a placare la rabbia dei curdi, esplosa a Istanbul in una dura contestazione e scontri con polizia. Il Pkk dopo il raid turco chiama alla lotta e invita alla vendetta.
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