Turismo: a Rimini presenze in spiaggia in calo ma hotel "sold out", a San Marino alberghi quasi pieni
Sul Titano il Consorzio 2000 rende noto che gli hotel sono occupati al 95% circa
“I pienoni di una volta ce li possiamo dimenticare”, dice chi lavora nel settore turistico riminese. Su questo gli operatori sembrano tutti d'accordo, ma sull'andamento della stagione le opinioni cambiano in base al settore d'appartenenza. Arrivati a metà agosto, i bagnini iniziano a fare i conti e parlano di un calo delle presenze sotto l'ombrellone.
Giorgio Mussoni, presidente Oasi Confartigianato, conferma il trend negativo. Nei conti non va considerato il Ferragosto, premette, perché in questa giornata si lavora molto con i clienti locali. “La realtà è che manca il denaro”, dice, parlando delle cause dell'andamento sotto tono. Per Mussoni la diminuzione dei bagnanti a Rimini è legata alla crisi economica e a una pressione fiscale “alle stelle”. A tutto questo si aggiungono le recenti “voci allarmanti”, così le definisce, sul divieto di balneazione a Rimini. Secondo Mussoni la scarsa qualità delle acque era circoscritta a determinate zone e non coinvolgeva tutto il litorale.
Di tutt'altra visione, invece, Federalberghi: se i titolari degli stabilimenti balneari lamentano un giro d'affari minore in spiaggia, gli albergatori parlano di un 15 agosto sold out. La presidente Patrizia Rinaldis fa sapere che continuano ad arrivare richieste e, in base alle previsioni, gli hotel avranno un'occupazione vicina al 100% fino al 25 agosto. Di mezzo c'è il Meeting che fa ben sperare i proprietari delle strutture ricettive.
Da San Marino arrivano notizie positive dopo il boom di visitatori di ieri, complice il maltempo. Francesco Brigante, presidente del Consorzio 2000, spiega che il 95% dei posti negli alberghi è occupato. Le presenze saranno alte fino al 24 agosto. Ai buoni risultati contribuisce il fenomeno del turismo culturale, perché San Marino rientra nei tour delle città italiane da visitare.