Ucciso il killer di Berlino, la Germania ringrazia la polizia italiana
E' stato un normale controllo di identificazione della Polizia a fermare la fuga di Anis Amri, considerato l'autore della strage di Berlino, l'uomo cercato in tutta Europa e ucciso nella notte fra giovedì e ieri in una piazza di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Il capopattuglia Christian Movio, ferito dal terrorista alla spalla destra, è stato portato in ospedale. Con sè il terrorista aveva infatti la pistola e una scheda telefonica sui cui stanno indagando gli investigatori della Digos per scoprire se in Italia Amri avesse coperture. Scoppia la polemica sulla diffusione delle immagini dei poliziotti e intanto i profili Facebook dei due agenti sono stati oscurati per il rischio di azioni ritorsive.
"Ho ringraziato il presidente del Consiglio italiano e vorrei ribadire la mia riconoscenza alla polizia italiana e a tutte le forze di sicurezza per il grande successo ottenuto e la collaborazione così stretta". Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel dopo l'uccisione del killer di Berlino. "Auguro al poliziotto ferito - ha aggiunto - di guarire in fretta". E ha auspicato che l'Europa "resti unita per battere il terrorismo".
A confermare ufficialmente che l'uomo ucciso è il killer di Berlino è stato il ministro Minniti. Ma in precedenza anche i rilievi fatti dall'antiterrorismo milanese avevano indicato l'identità dell'ucciso: è infatti subito emersa la coincidenza sia dai tratti somatici sia dalla comparazione delle impronte.