Ucraina: la corrispondenza settimanale di Viktoria Polishchuk
L'energia elettrica alla Crimea è stata interrotta il 22 novembre dopo che ignoti hanno minato nella regione ucraina di Kherson quattro fondamentali pilastri delle linee elettriche. Gli attivisti tatari di Crimea impediscono le riparazioni sul luogo dell'incidente e promettono di dare avvio anche al blocco marittimo. Il Premier Yatsenyuk crede che la strategia del ritorno in Crimea debba basarsi sulla collaborazione con i rappresentanti politici europei.
Nel frattempo, le regioni di Donetsk e Lugansk continuano ad esportare illegalmente il carbone per la Federazione russa. E attualmente l'Ucraina continuerà a comprarlo dal Sudafrica per supplire alle esigenze delle proprie centrali termo-elettriche. Il primo lotto di antracite dal Sudafrica è già arrivato. La prossima nave con combustibile solido dal Sud Africa attraccherà in Ucraina nel gennaio 2016. Sebbene il carbone africano costi di più di quello di Donetsk, la diversificazione delle forniture di energia resta l'unica soluzione ad oggi per l'Ucraina, sotto occupazione e con il conflitto in atto nella parte orientale.
Ad inizio autunno, la zona ATO ha vissuto una relativa calma e una quasi totale assenza di attacchi. Ma dall'inizio di novembre sono sempre di più le violazioni del cessate il fuoco. La parti belligeranti in Donbass si accusano a vicenda di violare le condizioni di Minsk II.
Alla vigilia della Giornata delle Forze armate ucraine, Poroshenko ha detto che nel 2015 l'esercito ha ricevuto circa 34 mila armamenti all'avanguardia. Compresi i mezzi aerei, elicotteri, circa 500 nuove unità di autoveicoli. Inoltre, ha detto, il Ministero della Difesa nel 2015 ha concluso 100 contratti internazionali per un totale di 4 miliardi e 404 milioni di grivnie. Per il prossimo anno, inoltre, il Presidente promette che gli stipendi militari aumenteranno del doppio.