Ucraina: esplosione in gasdotto, incendio in deposito di petrolio
Le fiamme nel deposito della compagnia privata “BRSM-oil” a Vasylkiv sono divampate nella serata di lunedì 8 giugno. I morti, stando ai dati ufficiali, sono 5, i feriti 15.
La compagnia BRSM appartiene all'ex Ministro per l'energia (ai tempi di Viktor Yanukovic) Edward Stavisky, che è fuggito dall'Ucraina e ora è all'estero. Il ministro degli Interni aveva condotto indagini preliminari sul caso di appropriazione indebita di fondi per l'acquisizione, produzione e vendita illegale di carburanti, per un valore di oltre 1,2 miliardi di dollari.
Anche gli ultimi focolai dell'incendio sono spenti, e ancora i soccorritori stanno portando acqua nella zona e raffreddando i serbatoi. La situazione è continuamente monitorata. La Commissione di stato sui pericoli ecologici ha circoscritto la zona a rischio, per un raggio di 10 chilometri dall'epicentro dell'incendio. “La situazione ambientale migliorerà con le piogge, che purificheranno l'aria inquinata” - dicono gli ambientalisti.
L'esplosione nello stabilimento di gas ad Avdeevka è accaduta a causa dei colpi di mortaio sparati dai combattenti filo-russi e molte città e insediamenti sono rimaste senza forniture di gas, compresa Mariupol. Le autorità sono convinte che i militanti abbiano agito così deliberatamente, per fermare le fabbriche e creare panico. Per tornare alla normalità è necessario che i bombardamenti si fermino del tutto.
Dall'Ucraina, Viktoria Polischuk