Ucraina, lotta a contrabbando e corruzione in Transcarpazia

Ieri, gli ucraini hanno onorato la memoria dei passeggeri del Boeing della Malaysian Airlines precipitato il 17 luglio dello scorso anno nella regione di Donetsk.
L'aereo è stato abbattuto con sistemi missilistici antiaerei “Buk”, situati nella zona sotto il controllo dei ribelli filorussi. Proposta dalla Malesia una bozza di risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per l'istituzione di un tribunale internazionale per indagare sull'incidente. Proposta appoggiata da Australia, Belgio, Paesi Bassi e Ucraina, ma non dalla Russia. La votazione sul caso è stata al momento rinviata al 27 luglio.
L'11 luglio c'è stata intanto una sparatoria tra forze di sicurezza, imprese locali e militanti di Pravy Sektor a Mukachevo, città della Transcarpazia (a ridosso dei confini di Slovacchia e Ungheria). Secondo le ultime notizie dal Ministero della Interni, due combattenti ultranazionalisti “sono stati uccisi, un civile, altre 13 persone sono rimaste ferite”. Il Presidente Poroshenko ritiene che non ci sia conflitto con il “Settore Destro” e la questione chiave che deve essere affrontata è semmai il contrabbando e la corruzione. "Il contrabbando ha sfidato lo Stato. Dall'altra parte - ha spiegato - ci sono i banditi. Da questa parte ci sono persone disposte a dare gli ultimi risparmi per fornire finanziamenti in difesa del Paese" . Pravy Sektor ha collegato il conflitto con la propria lotta, in contemporanea, al contrabbando nella regione della Transcarpazia, che - secondo suoi rappresentanti - viene gestito dall'ex membro del Partito delle Regioni ed ex capo delle agenzie presidenziali per l'amministrazione e le forze di sicurezza.
Il leader di Pravy Sektor, Dmitry Yarosh ha raggiunto Mukachevo personalmente per risolvere il conflitto. L'organizzazione insiste che ad aver aperto il fuoco per prima è stata la polizia. Per le forze dell'ordine invece è l'opposto. E mentre i negoziati per risolvere il conflitto a Mukachevo erano in corso, è entrato in città un convoglio militare.

Dall'Ucraina la corrispondente Viktoria Polishchuk

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