Ucraina: Saakashvili punta ad un cambio di regime ma Poroshenko non lo teme
Circa un centinaio di persone con bandiere e cartelli, il 9 novembre, si sono radunate nei pressi del monumento a Taras Shevchenko, nella giornata ucraina della letteratura.
Gli attivisti hanno discusso dell'importanza di proteggere la lingua ucraina, invitando a parlare solo in ucraino, nel nostro paese.
Hanno evidenziato, inoltre, che c'è ancora una politica di “russificazione” ma la lingua ucraina - che è garantita dallo status di unica lingua nazionale dalla Costituzione del 1996 - è tornata a consolidarsi nell'uso comune in tutto il paese.
Nel frattempo, a Kiev, nei pressi della Banca Nazionale di Ucraina, prosegue da molti giorni la protesta degli investitori ingannati dalle banche e dei cittadini insoddisfatti dal tasso di cambio della “hrivnia” (moneta ucraina) con il dollaro.
Le proteste si svolgono all'insegna dello slogan: “Giù Gontareva” e cioè la presidente della Banca Centrale che vorrebbero mettere sotto accusa e portare in tribunale. Dal 2014, sotto la sua presidenza, 82 banche sono state insolventi, mentre la signora Gontareva dispone di 1,8 milioni i dollari e 62mila hirvinia in contanti, secondo la sua dichiarazione.
Altro fronte, quello dell'ex governatore della regione di Odessa ed ex presidente georgiano Mikhail
Saakashvili. Ha annunciato che sta creando un nuovo partito. L'obiettivo è un cambio di regime in Ucraina e presto elezioni parlamentari. La fazione del presidente Poroshenko crede, tuttavia, che non abbia una seria influenza per destabilizzare la situazione politica nel paese.
Viktoria Polishchuk