Ucraina: strage di civili su minibus a Donetsk, le violenze nell'est del Paese non si placano
L'OSCE ha nuovamente documentato il movimento di carri armati e artiglieria nella regione di Donetsk. Sono stati chiamati a ritirare le armi pesanti dall'aeroporto di Donetsk e nei dintorni delle aree residenziali. Il bombardamento sul posto di blocco militare ucraino in Volnovakha del 13 gennaio resta una tragedia scioccante per esperti e civili.
Un minibus intercity affollato stava come al solito transitando dal villaggio di Zlatoustivka verso Donetsk, quando si è fermato per il controllo dei passaporti ad un checkpoint ucraino.
Intorno alle 2.30 del pomeriggio, decine di razzi sparati da un Grad lanciatore multiplo sono piovuti sulla zona, lanciando granate mortali. Uno di questi, atterrato appena pochi metri dal bus, ha crivellato il veicolo ed i suoi passeggeri con frammenti di metallo. 12 sono stati uccisi sul colpo, tra cui una ragazza di 14 anni. 16 persone ricoverate in ospedale. Il 15 gennaio, il presidente ha proclamato un giorno di lutto. Sullo sfondo degli eventi di Parigi, il pubblico ucraino ha tenuto una serie di azioni per catturare finalmente l'attenzione sull'impunità e le azioni imprevedibili dei separatisti di Donetsk e la violenza permanente nell'est Ucraina. Prevista per domani una campagna nazionale su larga scala. Gli Ucraini scenderanno in piazza nelle loro città per una marcia dell'unità in memoria delle vittime della Volnovakha.
Per la prossima settimana è stata annunciata una nuova, quarta ondata di mobilitazione militare. Quasi 40 mila uomini, per lo più volontari con esperienza. Le Forze Armate Ucraine aumenteranno le loro fila fino 250mila uomini alla fine dell'anno.
Viktoria Polishchuk