Ucraina: la tregua regge ma si temono attentati e la Russia minaccia lo stop al gas
Gli abitanti delle maggiori città temono anche la possibilità di attacchi terroristici. Il 22 febbraio a Kharkiv c'è stata un'esplosione durante una manifestazione a sostegno dell'unità dell'Ucraina, mentre una colonna di attivisti “Euromaidan” sfilava dal Palazzetto dello Sport, nella parte di “Moscow Avenue”. Secondo le prime indagini si è trattato di un ordigno radio comandato. Due persone sono morte subito mentre il giorno successivo un ragazzino di 15 anni è deceduto per le ferite riportate. Il 24 febbraio è morto anche un altro ferito: uno studente di 18 anni.
Le persone ritenute gli organizzatori dell'atto terroristico sono state arrestate. Il crimine commesso contro gli abitanti della loro stessa città è uno degli indizi che porta alla formazione e terroristica “Oplot”. Hanno ricevuto istruzioni, strumentazione e soldi dalla Russia. Le vite dei cittadini di “ Kharkiv” valgono 10mila dollari, ha detto il capo del Servizio di Sicurezza Ucraino, Nalyvaychenko.
Tutto questo succede mentre continuano ad aumentare i prezzi della benzina e del cibo. Il cambio attuale è di 28 “hryvnas” per un dollaro. Mentre al mercato nero il rapporto è di 38 “hryvnas” per dollaro, in lieve ribasso. Il ministro delle finanze ucraino sostiene che è il panico la principale ragione dell'andamento del mercato.
Intanto, oggi la russa “gazprom” ha detto che martedì potrebbe fermare la fornitura di gas all'Ucraina se entro lunedì non riceverà i pagamenti della ucraina “Naftogaz”. Tutto sarà piu' chiaro dopo i colloqui sul gas previsti a Bruxelles il 2 marzo.
dalla corrispondente
Viktoria Polishchuk