Il 1° gennaio 2016 è entrato in vigore l'accordo sulla "Area Approfondita e Globale di Libero Scambio" tra Ucraina ed Unione europea. L'intesa elimina le restrizioni doganali dell'Ue sui produttori ucraini, e l'Ucraina si riserva il diritto di farlo in sette anni. L'Ucraina ha anche adattato la maggior parte delle norme e dei propri standard alle esigenze del mercato europeo. Ciò include prodotti agricoli, industriali e generi alimentari. Inoltre, ci si dovrebbe portare in linea con le norme comunitarie in materia di concorrenza, tutela della proprietà intellettuale, appalti e servizi pubblici, e così via. Ora l'Ucraina deve avviare riduzioni tariffarie per una serie di prodotti europei e intraprendere le procedure di applicazione delle riforme economiche. In particolare, le tecniche e gli standard fitosanitari dell'Unione. Attualmente è vietata l'importazione di auto che non siano Euro 5, obbligatorio in Europa dal settembre 2009. Dal 1° gennaio, la Russia ha rescisso il contratto sul libero scambio con l'Ucraina e ha esteso l'embargo. Inoltre, il presidente russo ha emanato un decreto per il transito di beni dall'Ucraina al Kazakistan, via Russia, attraverso la Bielorussia, che saranno sigillati nel vano di carico. Secondo il Servizio Statale di Statistica dell'Ucraina, nel 2013 - prima delle manifestazioni di Euromaidan - il volume del commercio con Unione doganale e Unione europea si equivaleva.
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