Udienza finale per l'infortunio mortale alla Titan Call
Evaristo Fabbrucci, 59 anni di Rimini, era rimasto schiacciato sotto un carico di materiale ferroso del peso di 300 chili. Il cavo che lo sorreggeva si era spezzato proprio mentre l’uomo lo stava maneggiando da sotto. Era morto qualche giorno dopo al Bufalini di Cesena: inutile l’intervento chirurgico al quale era stato sottoposto. Dopo l’udienza fiume di lunedì, sono stati ascoltati numerosi testimoni: tra questi, particolarmente importante l’audizione del direttore dell’ufficio del lavoro Milena Gasperoni che ha confermato la posizione irregolare del lavoratore, come aveva sostenuto a suo tempo anche la centrale sindacale unitaria. Anzi, ha aggiunto, la Titan Call, azienda di Galazzano, era già stata sanzionata proprio per questo motivo. Fabbrucci, in base alla legge, era infatti considerato troppo anziano per svolgere quel tipo di mansioni. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile, così come il sindacato. L’imputato invece è il legale rappresentante della Titan Call.
Francesca Biliotti
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