Ufficiale dei Carabinieri ucciso in Afghanistan

50 anni, romano, una vita nell’Arma. L’ultimo incarico di Cristiano Congiu era presso l'ambasciata italiana a Kabul come esperto antidroga. Ma probabilmente è stato ucciso per motivi che nulla hanno a che fare con la sua attività. Si trovava in una località della valle del Panjshir in compagnia di un’americana e un afgano: due civili, amici di vecchia data. Secondo la ricostruzione dei carabinieri Congiu sarebbe stato ucciso dopo una colluttazione con un ragazzo che aveva aggredito la donna. L’ufficiale – per difenderla - avrebbe prima sparato al giovane, ferendolo; per poi essere ucciso a colpi di kalashnikov da un gruppo di uomini, intervenuti poco dopo. Diversa la versione afghana. Il senatore Mohammad Faizi ha parlato di una rissa scoppiata tra il Carabiniere e un eroinomane del luogo. Secondo il suo racconto Congiu si sarebbe arrabbiato e avrebbe sparato due colpi di pistola al ragazzo che ora sarebbe in coma. I parenti del tossicodipendente, a quel punto, avrebbero ucciso il carabiniere. Cristiano Congiu lascia l'ex moglie e una bambina di 5 anni, che vivono a Pontecorvo, in provincia di Frosinone. “Questo ulteriore pesante tributo che ci troviamo a pagare - ha detto il ministro Frattini - non ci deve far deflettere dal nostro impegno quotidiano di stabilizzazione dell'Afghanistan”.

Gianmarco Morosini

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