Un inno alla pace le manifestazioni di oggi. Anche a San Marino, ma la più grande era a Roma
Anche dopo oltre otto mesi di guerra, non si spengono i riflettori sull'Ucraina, anzi, la gente scende in piazza per chiedere la pace e condannare l'aggressione russa. Un fiume secondo gli organizzatori di 100mila persone nel corteo “Europe for peace”, che ha sfilato per le strade di Roma da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni. La principale richiesta della folla è diretta al Segretario Generale Onu affinché convochi urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace. In testa lo striscione sorretto da scout e giovani della Comunità di Sant'Egidio, a seguire istituzioni e organizzazioni promotrici, tra cui Cgil, Cisl e Uil con Anpi e Acli. Presenti anche leader politici come Letta e Conte, che si sono espressi sul tema caldo del momento: il nuovo decreto per l'invio di armi all'Ucraina.
Il segretario del Pd non si sbilancia: “Quando il Governo presenterà una proposta la vaglieremo”, mentre il capo dei 5 Stelle non le manda a dire: “Il ministro della Difesa Crosetto non si azzardi a decidere senza un confronto in parlamento”. E proprio con “Europe for peace” si sono collegati i partecipanti della manifestazione sammarinese “Insieme per la pace”. Al parco Ausa bandiere arcobaleno e mani bianche per dire presenti all'appello internazionale. "Abbiamo voluto far presente che anche San Marino c'è per la pace - spiega l'organizzatore Diego Renzi -. Diamo un peso a questa richiesta perché abbiamo bisogno di pace. Noi siamo del Forum del dialogo e quindi vogliamo che questo vinca sulle armi".
Oltre un migliaio di persone hanno manifestato anche a Milano. Il corteo “Slava Ukraini”, ovvero “Gloria all'Ucraina”, si è compattato all'arco della Pace. Tra i promotori il terzo polo con Calenda e Renzi, che ha commentato “un dovere per tutti combattere per una pace giusta”. Nella lunga scaletta di interventi dal palco spicca Letizia Moratti, che da poco ha lasciato la carica di vice presidente della Lombardia.
Nel video l'intervista all'organizzatore, Diego Renzi
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