Una nuova idea di carcere, convegno dell'Università. Entro l'anno al via la ristrutturazione ai Cappuccini
Inizieranno entro l'anno i lavori di ristrutturazione del Carcere dei Cappuccini. Il progetto è già pronto e l'accordo con la proprietà è ancora in corso per quanto riguarda il filone che prevede spazi ulteriori in cui ricavare celle per donne e minori. L'investimento ha come finalità il miglioramento della condizione di permanenza del detenuto e quelle lavorative e di sicurezza delle guardie con una serie di interventi, che non andranno ad impattare nelle aree di pregio del Convento e che permetteranno alla struttura di essere adeguata agli standard internazionali. La ristrutturazione, avrà un costo di circa 400 mila euro, dopo l'accantonamento del progetto del carcere ex novo, ritenuto troppo oneroso, che era stato affidato all'architetto Cesare Burdese.
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L'esperto in edilizia e architettura penitenziaria è stato tra i relatori del seminario organizzato dall'Università di San Marino, e durante il quale criminologi e designer si sono interrogati sulle caratteristiche necessarie del carcere del futuro, sulla necessità di superare l'idea del recinto e come gli architetti possano insegnare a farlo Il rinnovamento architettonico nelle carceri per strutturare il territorio con delle risposte spaziali adeguate, quelle che indica l'Europa.
Un nodo cruciale quello del carcere, che San Marino sta affrontando su fronti diversi che coinvolgono politica, università, società civile. Ed anche il mondo giuridico. Due giorni fa è stato avviato il gruppo di lavoro per la modifica delle norme in materia carceraria, le cui proposte normative non si limiteranno alla sola ristrutturazione della carceri ma si apriranno alla possibile introduzione di misure alternative, come il braccialetto elettronico.
Nel video l'intervista a Luca Morganti, architetto, collaboratore dell'Università e moderatore del convegno sulle carceri
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