Unioni Civili: niente licenza "matrimoniale" per le coppie, Segretario Zanotti annuncia soluzione
La legge, al momento, non prevede una licenza equiparabile a quella prevista per i matrimoni
La questione è emersa durante una serata pubblica organizzata da Civico10. Se i componenti di una coppia fresca di nozze a San Marino possono usufruire della licenza “matrimoniale”, che si traduce in circa due settimane lontani dal lavoro, la stessa cosa non si può dire per le coppie omosessuali o eterosessuali unite civilmente. Per il consueto viaggio che sancisce l'inizio della nuova vita insieme l'unica strada è prendere le ferie. La legge, infatti, non contempla un simile tipo di permesso per questi partner.
Per i sindacati si tratta di un “diritto del lavoro negato”. A dirlo a Giorgio Felici della Federazione industria e artigianato Cdls. La Csu ha così sottoposto la questione alla dirigenza della Funzione pubblica e al Segretario di Stato agli Interni. La situazione sta a cuore anche ai promotori del progetto di legge sulle unioni civili poi trasformato in normativa. I firmatari della proposta avevano inserito nel loro testo una formula per estendere i diritti civili collegati al matrimonio anche ai contraenti dell'unione civile. “Diritti ma anche obblighi”, ci tengono a sottolineare.
Dati recenti, forniti durante l'evento di Civico10, parlano di 19 unioni finora registrate in Repubblica: 12 eterosessuali, 7 omosessuali. Il segretario agli Interni Guerrino Zanotti annuncia novità: insieme all'avvocatura dello Stato, spiega, è stata predisposta una bozza di progetto di legge per intervenire sulla materia e “garantire pieni diritti anche ai contraenti dell'unione civile”. Testo che sarà sottoposto ai gruppi consiliari. Non solo il permesso matrimoniale, anticipa Zanotti. Si apre la strada delle adozioni? No, in base a quanto spiegato dal Segretario di Stato. Non per questo, dice, si devono “escludere” queste coppie “da tutti gli altri ambiti”.