Si chiama “Woman, business and the law”, nona edizione per il report della World Bank nell'ambito della sua mission di sostegno allo sviluppo e riduzione della povertà. Fotografa e mette a sistema la condizione della donna sotto un particolare parametro: “È il tentativo di comprendere il rapporto fra il sistema legale di ogni Stato – spiega Michele Chiaruzzi, Direttore del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali dell'Università di San Marino - e le possibilità che tale sistema consente alle donne di accedere al mondo economico; quindi, il rapporto tra dimensione economica e apertura del sistema legale ed economico al ruolo femminile”. Dalla World Bank un diploma di merito all'Università di San Marino, che aderisce al progetto dal 2020 con il Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali, insieme alla CSU. L'analisi colloca il Titano a metà classifica, 80esimo su 190 economie, sebbene sia uno Stato ricco e avanzato. Che cosa manca in questo ambito? “Ad esempio – spiega ancora Chiaruzzi - le riforme, che sono state fatte in altri Stati e la Banca Mondiale in questo rapporto, che è consultabile da chiunque, segnala mutamenti istituzionali legati alla riforme, verso l'apertura del mondo economico al ruolo delle donne. Molti Stati hanno prodotto molte riforme nell'ultima decade e la Banca Mondiale rileva che questo non è accaduto, in questo settore specifico naturalmente, per San Marino”.
Nel video l'intervista a Michele Chiaruzzi, Direttore del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali dell'Università di San Marino