Più finanziamenti alle Università con una valida offerta formativa e qualità della ricerca scientifica; misure per garantire un incremento dell’assunzione di giovani ricercatori; più borse di studio grazie allo stanziamento di 135 milioni di euro destinato ai ragazzi capaci ma privi di adeguati mezzi economici. Sono alcuni degli aspetti salienti del decreto Gelmini - ora diventato legge - che se da un lato premia gli atenei con bilanci virtuosi, dall’altro non esita a sforbiciare i fondi a quelli che spendono più del 90% dei finanziamenti statali.
Novità che interessano anche gli studenti sammarinesi, iscritti nelle Università italiane. Sono un migliaio circa, la maggior parte di loro hanno scelto le sedi più vicine al territorio della Repubblica: Bologna, Urbino e Rimini. E poi c’è l’Università di San Marino. Non essendo un istituto di diritto italiano non è toccato dagli aspetti strettamente normativi della riforma, ma la legge Gelmini avrà comunque effetti importanti sull’Ateneo del Titano.
Gianmarco Morosini
Novità che interessano anche gli studenti sammarinesi, iscritti nelle Università italiane. Sono un migliaio circa, la maggior parte di loro hanno scelto le sedi più vicine al territorio della Repubblica: Bologna, Urbino e Rimini. E poi c’è l’Università di San Marino. Non essendo un istituto di diritto italiano non è toccato dagli aspetti strettamente normativi della riforma, ma la legge Gelmini avrà comunque effetti importanti sull’Ateneo del Titano.
Gianmarco Morosini
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