E’ una voce sempre più forte quella che si leva dal movimento degli “Indignati americani”. Dal presidio nello “Zuccotti Park” di Manhattan all’occupazione del ponte di Brooklyn. Gli arresti e il clamore dei giorni scorsi, a quanto pare, non hanno fermato questo fronte di gente comune, composta da studenti, insegnanti, veterani, disoccupati che hanno annunciato per il 6 ottobre il loro sbarco a Washington, città-simbolo del potere, per rivolgersi al Presidente Barack Obama nel giorno che segna il decennale della guerra in Afghanistan. La richiesta è quella d recuperare una politica che parta dal basso.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy