Usa: sport americano contro Trump. Nuova stretta sugli ingressi
Le nuove misure riguardano otto Paesi: oltre a cinque dei sei a maggioranza musulmana gia' presi di mira nel bando in scadenza alla mezzanotte (Iran, Somalia, Libia, Yemen e Siria) spuntano ora anche Ciad, Corea del Nord e Venezuela. Scompare dalla lista il Sudan.
Intanto dilaga la protesta dello sport americano contro il presidente. Dopo le star Nba Spephen Curry e Lebron James, ieri i giocatori dei Jacksonville Jaguars e dei Baltimore Ravens, due team della lega professionistica di football, impegnati a Londra e a Wembley, si sono tutti messi in ginocchio, l'uno abbracciato all'altro, durante l'esecuzione dell'inno nazionale, in segno di sfida a Trump.
Con loro i componenti dello staff delle squadre e i proprietari dei club. La stessa scena si è ripetuta su tutti gli altri campi in cui si è giocata la giornata di campionato.
La rivolta è stata appoggiata dalla Lega. Con un tweet, Trump ha chiesto di boicottare le partite e di cacciare via dai campi di football e di licenziare i giocatori che per protesta si inginocchiano e non cantano l'inno.