Sono ancora in attesa dei dati ufficiali, ma da un primo giro di resoconti, le associazioni di categoria non possono certo parlare di successo del Natale delle meraviglie. “A parte Capodanno e qualche altro giorno non abbiamo notato grandi presenze – fa sapere Marco Arzilli, presidente dell’Unione commercianti – e abbiamo ricevuto non poche segnalazioni, da parte di alcuni nostri associati, sul fatto che certe casette dei mercatini fossero rimaste chiuse, o forse aperte solo i primi giorni e poi costantemente serrate. Un grosso errore, a nostro avviso – continua – è stato quello di decentralizzare i mercatini. Prima erano presenti in un’unica via, poi sono stati moltiplicati, presumo con grande dispendio di risorse economiche: ci è sembrata una mossa azzardata, considerando che siamo solo alla terza edizione dell’iniziativa e le presenze non sono certo massicce”. Ciò che l’Usc contesta maggiormente però, è stata la mancata partecipazione della sua associazione all’organizzazione del 'Natale delle Meraviglie', che invece era stata espressamente richiesta nelle passate edizioni: “Siamo stati completamente tagliati fuori – continua Arzilli – e non ne conosciamo il motivo. Nei primi due anni i nostri associati erano parte integrante dell’organizzazione, inoltre, ogni esercente dava un proprio contributo economico per le luminarie del centro storico. Quest’anno non c’eravamo, ma non per mancanza di volontà nostra”, conclude. Unione commercianti, Osla e Unione operatori turistici stanno comunque ultimando la raccolta dei dati, per poter adottare una posizione ufficiale ed univoca.
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