Vacanze di Natale, gli esperti: attenzione ai virus
Quando si parte in viaggio si torna sempre con un ricordo del posto. A volte, però, il souvenir è alquanto sgradito. Come nel caso dei virus esotici. Un “regalino” subdolo, che a volte si nasconde nell’organismo e si manifesta dopo il ritorno a casa, trovando un clima adatto a proliferare. Lo affermano gli esperti della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali che hanno dedicato a questo tema un’ intera sessione di lavoro. L'ultimo caso, in Italia, riguarda due viaggiatori bergamaschi che sono tornati dall'Egitto con il virus Alkhurma, mai visto prima. Un viaggio nel viaggio. Il rischio, infatti, è che virus come questi trovino un vettore adatto a trasportarli. Come con la Chikungunya, trasmessa dalla puntura di zanzare infette, o il West Nile che ha determinato la comparsa di casi umani di encefalite. Ma in questo momento ne stanno circolando anche altri di provenienza africana e dal nome improbabile. “Virus che spesso non vengono diagnosticati – spiegano gli esperti – e che nei casi meno gravi vengono trattati come sindromi parainfluenzali”. Importante, ancora una volta, la prevenzione. L’Emilia Romagna si è dotata di sofisticati sistemi di monitoraggio per trovare eventuali animali che fanno da serbatoio per i virus. Riguardo ai viaggiatori, troppo spesso affrontano le loro vacanze con superficialità, non informandosi in maniera adeguata sulla situazione sanitaria della meta scelta. Indispensabile, invece, soprattutto se in luoghi esotici, seguire tutte le precauzioni del caso.
Monica Fabbri
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