Vagnini (Anis), "Soluzione non più procrastinabile". Renzi, " Stiamo lavorando"
La questione targhe continua a tenere banco dopo l'annuncio della ditta di trasporti Fratelli Benedettini di voler spostare rami dell'azienda in Italia. Proprio ieri, nel loro primo intervento, i Capitani Reggenti hanno fatto riferimento alla normativa italiana, “fortemente impattante – hanno rimarcato - sull'economia e sui cittadini sammarinesi”. Di una settimana fa la notizia di altri due mezzi sequestrati. Tutti, ormai, sperano in una soluzione che – purtroppo - tarda ad arrivare. Le aziende del Titano rimangono quindi in attesa, con l'Anis che raccoglie quotidianamente le loro preoccupazioni. “Abbiamo cercato di sensibilizzare in tutti i modi la politica e tutti coloro che possono intervenire, per non lasciare nulla di intentato” – spiega William Vagnini. “Vogliamo continuare a confrontarci con il Governo per provare a mettere in campo altre iniziative, esser ancora più pressanti nei confronti dei vari ministeri italiani per arrivare ad una soluzione non più procrastinabile, dato che si stanno mettendo a rischio lo sviluppo delle aziende, soprattutto quelle nel campo dei trasporti”. Dal canto loro le Segreterie competenti, in primis gli Esteri, assicurano sul lavoro costante, con richieste continue per una soluzione normativa.
Del resto il paradosso sta nel fatto che ad essere penalizzate sono soprattutto le aziende che assumono frontalieri. Alcune di loro – ha recentemente raccontato il Segretario Renzi al question time di Palazzo Pubblico – hanno comunicato l'intenzione di rivedere i rapporti di lavoro. Gli ultimi due casi di sequestro si iscrivono all'interno dell'applicazione della circolare ministeriale, che ha ridotto la sfera di applicazione del decreto sicurezza, in quanto subentra la contestazione solamente quando il mezzo viene fermato per altre infrazioni. Questo, però, non è sufficiente. E non può bastare. Il partito Socialista e la stessa azienda Benedettini suggeriscono al Governo di fare leva sull'accordo del '97 in materia di Trasporti che prevede reciprocità fra i due Stati. “E' evidente – risponde Nicola Renzi – che non è così semplice”. Definisce la questione targhe un vero e proprio paradosso. “In un momento in cui i rapporti con l'Italia sono così buoni, cadiamo su questa buccia di banana che purtroppo sta diventando per San Marino qualcosa di più”. Fa riferimento ai disagi costanti per le aziende produttive, “ la questione – rimarca - va assolutamente risolta”. Ribadisce con forza l'attivismo messo in campo dal Governo “fin da novembre”. Per risolvere questa questione, però, ci vuole volontà da ambo le parti. “Stiamo lavorando – conclude - affinché questa volontà possa essere finalmente concreta anche in certi settori della parte italiana”.