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Vaia: 'il virus è cambiato, ora è Covid-23'

'La pandemia, per come l'abbiamo conosciuta noi, non c'è più'

7 gen 2023
Aggiornamenti sul Covid-19
Aggiornamenti sul Covid-19

Inviare un pool di scienziati' per capire che cosa stia realmente accadendo in Cina. “Come a inizio pandemia, non brilla in trasparenza. Davanti a notizie e immagini raccapriccianti, serve conoscere la verità”. La chiede il Direttore dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, oggi sul Corriere delle Sera, e sollecita l'Organizzazione Mondiale della Sanità ad essere più incisiva: “Se non acconsentirà – aggiunge - bisognerà pensare a misure”. Maggiore trasparenza sui dati dal Paese di Mezzo, mentre la situazione in Italia è sotto controllo, con indici tutti in remissione e l'occupazione dei reparti e delle terapie intensive sotto la soglia, come rilevato anche dal monitoraggio settimanale del Ministero della Salute. Ed è proprio in questo contesto che il caso cinese preoccupa: “Con un miliardo di persone e una diffusione così alta del virus – prosegue ancora Vaia - si può determinare una nuova variante con nuovi focolai in altre parti del mondo”.

Mentre la Germania sconsiglia i viaggi non indispensabili, parla il vice ministro degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli: “La Cina continua a non essere aperta a un confronto sui dati della pandemia e questo giustifica l'atteggiamento prudente ma senza isterismi verso i viaggiatori che arrivano da quel paese”, e aggiunge “l'Italia è una Nazione amica della Cina che però segue una propria linea di gestione della sicurezza sanitaria". Intanto oggi il rapporto esteso su "Sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale" dell'Istituto Superiore di Sanità torna a rilevare per i non vaccinati, fra i 60 e i 79 anni, un tasso di mortalità triplo rispetto ai vaccinati con tre dosi; quasi sei volte più alto rispetto ai vaccinati con la quarta dose da meno di 120 giorni. Proprio Vaia torna a sottolineare l'importanza dei vaccini, suggerendo, quale soluzione migliore, un richiamo annuale. “La pandemia, per come l'abbiamo conosciuta noi, non c'è più' e 'come Spallanzani, abbiamo suggerito di chiamare questa malattia non più Covid 19, ma Covid 23'.





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