Vallefuoco in Repubblica e fuga di notizie: se ne parlerà in Congresso
Anche se l'argomento non è inserito nell'agenda del Congresso di Stato, che si riunirà martedì, facile prevederne la discussione. Non commenta il Segretario di Stato agli Esteri, Antonella Mularoni, responsabile della Gendarmeria, che avrebbe già fatto sapere ai diretti interessati di non aver gradito quello che ha letto come uno scaricabarile, il tentativo cioè di scaricare su altri le responsabilità che avrebbero dovuto essere in carico soprattutto al tribunale. Del resto Vallefuoco è un libero cittadino in territorio italiano e solo nel giorno successivo alla sua presenza sul Titano è stato spiccato l'ordine di cattura dalle autorità giudiziarie sammarinesi, e diramato al comando e alle brigate della Gendarmeria. Insomma un pasticcio, sul quale il Governo intende vederci chiaro. Così come piena luce si intende fare sulla cosiddetta fuga di notizie, su chi abbia fatto arrivare la lettera riservata nelle mani del direttore di Giornale.sm, che l'ha pubblicata integralmente. Anche qui la questione è tutt'altro che tranquilla. Se una prima pubblicazione integrale, compresi i nomi delle persone coinvolte, è stata senza dubbio una leggerezza, la decisione successiva, dopo le cancellazioni, di oscurare il sito, è apparsa subito fuori misura. Numerose sono state le reazioni sdegnate. Severini, da parte sua, rigetta ogni illazione circa la violazione di segreto, né d'ufficio e neppure istruttorio. A chiedere spiegazioni sono alcune forze politiche di opposizione, come PSD e Sinistra Unita, ma anche esponenti della maggioranza. Un tema destinato sicuramente a tenere banco nei prossimi giorni, anche perchè sarebbe stata aperta un'indagine per fuga di notizie.
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