La notizia era nell’aria. La decisione, del resto, era già stata anticipata dalla Giunta regionale lo scorso 15 giugno. Ora è stato deliberato formalmente di ricorrere alla Corte Costituzionale contro la secessione dei Comuni dell’Alta Valmarecchia; l’atto sarà predisposto dal professor Stefano Grassi, del Foro di Firenze. L’obiettivo della Giunta marchigiana è ottenere la dichiarazione di illegittimità della legge 117 del 2009, che prevede appunto il passaggio di San Leo, Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, Sant’Agata feltria e Talamello all’Emilia Romagna. “Le Marche ritengono che la mancata incidenza del parere regionale negativo, sull’approvazione della legge, leda il principio di leale collaborazione tra le istituzioni dello Stato”: questa la giustificazione del presidente della Regione Marche Gianmario Spacca. Di tutt’altra opinione Stefano Vitali, presidente della Provincia di Rimini, che giudica “inopportuna, intempestiva, inefficace, persino insolente la decisione della Regione Marche”.
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