TERRITORIO

Variante del Prg, parla la proprietà dei terreni a Faetano e Borgo Maggiore: ecco i dettagli

La famiglia Veronesi – Busignani rimarca che la scelta di spostare l'edificabilità dei terreni non è sua: “Per noi il profitto nel cambio di aree è forse peggiorativo”.

Sulla variante del Prg in località La Lacca, nel Castello di Faetano, e a Ca' Rigo, a Borgo Maggiore, interviene la famiglia Veronesi – Busignani, proprietaria dei terreni e che dà, in una nota stampa, la sua versione dei fatti, alla luce delle polemiche avanzate dall'opposizione. E parte dallo spiegare che la stessa proprietà aveva presentato in Commissione politiche territoriali un progetto per la costruzione di unità residenziali in un suo terreno, già edificabile al momento dell'acquisto, di fronte all'ex Electronics, a Fiorina. Progetto bloccato per la volontà della politica di allargare verso monte il parco Laiala. È così stato proposto di spostare l'indice edificatorio in altri terreni, sempre della stessa famiglia. Che ha accettato nonostante, si legge ancora nel comunicato, l'indice risulti “notevolmente più basso”, anche se l'area edificabile è più ampia: in totale, nei due terreni, 30mila metri quadrati, più altre migliaia destinate a verde privato. Nel particolare si tratta di 20mila metri quadrati in località La Lacca, con indice di edificabilità di 0.33 e di 10mila metri quadrati a Ca' Rigo, in Strada Riva dei Liscari, con indice 0.50. Quello a Serravalle, invece, ha l'indice pari a 1. Che significa che su ipotetici mille metri è possibile costruire, appunto, mille metri.

“Abbiamo rinunciato a costruire a Serravalle, seppur consapevoli che si tratta di un Castello centrale e molto commerciale”, afferma la famiglia Veronesi – Busignani, sottolineando che si trattava di 24mila metri quadrati, di cui la metà edificabile, lungo la superstrada". Il tutto, viene ricostruito, è stato discusso in Cpt ed è stato deliberato dal Congresso di Stato prima della fuoriuscita del Movimento Rete. La famiglia precisa inoltre che per loro “il profitto nel cambio di aree è nullo”, se non peggiorativo.

Infine, da parte dei proprietari, una considerazione socio-economica. Alla luce di una “profondissima” crisi del settore edile, della mancanza di unità immobiliari da affittare e vendere, della necessità di entrate fiscali e di un parco edile considerato obsoleto, “si dovrebbero incentivare imprenditori che rischiano e investono in tali progetti, mentre a San Marino – concludono – si polemizza su tutto continuamente e si perdono costantemente opportunità”.

A bloccare, almeno momentaneamente, l'iter in Cpt del progetto a Serravalle è stata la commissaria di Rete, Gloria Arcangeloni. La Commissione, a fronte di una vecchia convenzione che insisteva su quel terreno, aveva chiesto un parere all'Avvocatura dello Stato che, secondo l'Arcangeloni, andava approfondito. Però, sottolinea l'esponente del Movimento, il segretario al Territorio Canti, da dicembre 2022, non ha portato più nulla all'ordine del giorno della Commissione. Fino, appunto, alla richiesta di modifiche del Prg di cui si discuterà in Consiglio.

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