Vendemmia anticipata causa siccità. Sui colli uve di ottima qualità, ma spaventa la scarsa produzione
"La vendemmia potrebbe essere già terminata intorno al 20 settembre - fa sapere Michele Margotti, enologo della Cantina San Marino - con un anticipo di circa 15 giorni". Una vendemmia non facile, quella di quest'anno, a causa del caldo e della siccità che stanno colpendo il Titano da diversi mesi. Rispetto agli anni passati, la raccolta delle uve da moscato e spumante è abbastanza in linea, ma subito dopo inizierà quella delle uve da Merlot, seguita immediatamente da quelle tardive, per la produzione dei vini autoctoni come Biancale, Ribolla e San Giovese.
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"Raccogliamo in maniera soddisfacente soprattutto per qualità del prodotto. Ma il problema è la quantità: sulle uve da spumante, ad esempio, abbiamo il 40% in meno rispetto all'anno scorso", spiega Margotti. La mancanza di piogge porta nei vigneti grappoli di dimensioni minori e a giovarne è proprio la qualità del prodotto. Sarà un'annata di vini eccellenti, ma la produzione totale sarà scarsa. Tra i viticoltori è lo tanto scontento. "Pensiamo che si replicherà la vendemmia del 2017, l'annata più scarsa degli ultimi 50 anni. Allora avevamo raccolto meno di 6 mila quintali d'uva, mentre di solito abbiamo una media di 10 mila circa. Quest'anno saremo vicini a quel trend".
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