Lo show per le strade di San Marino è andato tutto a beneficio dell’audience del tg satirico. "Striscia la Notizia" già nel 2006 portò le sue telecamere sul Titano con lo "scoop della vendita delle balestre". Il clamore mediatico spinse l’allora governo ad approvare una normativa che attualmente regolamenta il settore inquadrando le balestre come una vera e propria arma a seconda della freccia che si usi e imponendo un controllo dei documenti anche per la vendita dei coltelli. L’articolo 14 specifica che le lame che non superano gli 8 centimetri di lunghezza, limitatamente ai soli multiuso tipo svizzero o coltellino serramanico classico, possono essere vendute solo a chi ha compiuto i 14 anni d’età. I controlli? Spettano alla Gendarmeria. Il primo a ‘monte’: le armi giungono in Repubblica, vengono controllate - documentazione di trasporto compresa - e messe in carico nell’apposito registro. Solo dopo è autorizzata la vendita. Da effettuare nel rispetto delle normative impartite e cioè – sottolinea la sezione preposta della Gendarmeria - accertando che l’acquirente sia persona maggiorenne e abilitata all’acquisto, acquisendo documento d’identità, annotando in giornata la vendita nell’apposito spazio del registro. Ogni anno, dopo i controlli, all’Ufficio Commercio e Industria o al Tribunale arrivano in media cinque segnalazioni. Le ultime due dopo il caso Striscia.
Sara Bucci
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