L’immagine del progetto di uno stabile dal design moderno: il residence Glam Village. E poi parole inequivocabili. “In via del tutto eccezionale a San Marino, i clienti italiani o stranieri, che vorranno acquistare un piccolo appartamento, una villa o pure l’intero villaggio, potranno farlo liberamente”. Sul sito internet della AD’ Real Estate si parla dell’ottenimento di autorizzazioni particolari per la vendita di immobili a non residenti a San Marino. Tutto molto strano; nella pagina dei contatti del sito è indicato un numero di telefono al quale non risponde nessuno.
Siamo allora andati alla sede della società, a Dogana, per verificare. Qui un’altra sorpresa: il nome della ditta, una Srl, non è AD Real Estate, ma Affari d’Oro. “La titolare non c’è” ci riferisce un’impiegata. La chiamiamo a un numero di cellulare indicato all’esterno. Risponde. Ci concede un colloquio ma a telecamere spente e non vuole essere nominata.
“Non conoscevo il contenuto del nostro sito internet – ci dice – in ogni caso non abbiamo né chiesto né ottenuto alcuna autorizzazione per vendere immobili a non-residenti. Il nostro obiettivo, una volta che il residence sarà costruito, sarà venderlo non a persone fisiche, ma a società che già operano a San Marino, probabilmente a uso foresteria”. Tutt’altra cosa – insomma – dall’annuncio nel sito. Nessun permesso particolare.
Ma è possibile che l’amministratore di una società non abbia idea di ciò che è scritto sul portale? Perché sarebbero state millantate queste autorizzazioni inesistenti?
Una vicenda che ha fatto arrabbiare il Segretario di Stato Arzilli. “Ci stiamo sforzando per dare un’immagine del Paese sana e virtuosa e poi arrivano episodi di questo tipo. Sono indignato – continua Arzilli – è gravissimo che una società di diritto sammarinese faccia affermazioni non corrispondenti al vero. Lunedì riferirò in Congresso di Stato. E’ un atto gravissimo”.
Gianmarco Morosini
Siamo allora andati alla sede della società, a Dogana, per verificare. Qui un’altra sorpresa: il nome della ditta, una Srl, non è AD Real Estate, ma Affari d’Oro. “La titolare non c’è” ci riferisce un’impiegata. La chiamiamo a un numero di cellulare indicato all’esterno. Risponde. Ci concede un colloquio ma a telecamere spente e non vuole essere nominata.
“Non conoscevo il contenuto del nostro sito internet – ci dice – in ogni caso non abbiamo né chiesto né ottenuto alcuna autorizzazione per vendere immobili a non-residenti. Il nostro obiettivo, una volta che il residence sarà costruito, sarà venderlo non a persone fisiche, ma a società che già operano a San Marino, probabilmente a uso foresteria”. Tutt’altra cosa – insomma – dall’annuncio nel sito. Nessun permesso particolare.
Ma è possibile che l’amministratore di una società non abbia idea di ciò che è scritto sul portale? Perché sarebbero state millantate queste autorizzazioni inesistenti?
Una vicenda che ha fatto arrabbiare il Segretario di Stato Arzilli. “Ci stiamo sforzando per dare un’immagine del Paese sana e virtuosa e poi arrivano episodi di questo tipo. Sono indignato – continua Arzilli – è gravissimo che una società di diritto sammarinese faccia affermazioni non corrispondenti al vero. Lunedì riferirò in Congresso di Stato. E’ un atto gravissimo”.
Gianmarco Morosini
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