Ventotto tifosi riminesi denunciati dalla questura
Ventotto denunce. Niente stadio per tre anni a 20 tifosi incensurati, altri otto recidivi, dovranno passeggiare nei pressi della questura con obbligo di firma prima e dopo le partite del Rimini. Per uno di loro l’inibizione è estesa a 5 anni. E’ il conto salato presentato dal questore Antonio Pezzano per la manifestazione non autorizzata del 14 aprile quando un gruppetto di ultras marciò contro il divieto di introdurre al Neri uno striscione dedicato ad un amico scomparso. I denunciati dovranno rispondere (oltre che di manifestazione non autorizzata) anche di oltraggio all’autorità amministrativa e giudiziaria, di grida e manifestazione sediziosa. I reati contestati, tutti penali, sono però estinguibili con ammende stabilite dal giudice che vanno da 1.500 a 2.000 ciascuno. Il braccio di ferro tra tifo organizzato e forze dell’ordine continua. I rimasugli della curva est hanno solidarizzato con i colleghi inibiti annunciando lo sciopero ad oltranza. Il gruppo storico seguirà in silenzio le restanti gare del Rimini. Lo sciopero potrebbe essere sospeso in nome dell’amor patrio solo nelle gare dei play off.
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