Vertice Osce, delusione per la mancata adozione dell’atteso “piano d’azione”
Non nascondono la delusione per la mancata adozione dell’atteso “piano d’azione”, i partecipanti al vertice Osce, in Kazakistan. Di “fallimento” ha parlato la Romania, di “rammarico” la Repubblica Ceca, mentre la Russia ha denunciato, polemicamente, “l'atteggiamento ideologico di certi Paesi”. I leader mondiali lasciano Astana senza trovare l’accordo su un piano d’azione globale, in grado di risolvere i casi Georgia-Russia sui territori dell'Ossezia del Sud, del Nagorno-Karabak tra Armenia e Azerbaigian e del Transdniepr tra Moldova e Ucraina. L’unico documento che si è riusciti ad adottare è una semplice dichiarazione che riafferma i principi politici per la costruzione di una comunità di sicurezza e di pace, in cui tutti gli Stati siano posti sullo stesso piano, in cui la dignità umana sia al primo posto ed i conflitti protratti possano trovare una soluzione diplomatica e politica senza l'uso della forza. Al vertice anche la Repubblica di San Marino ha fatto sentire la sua voce, attraverso il segretario di Stato alla Pubblica Istruzione, Romeo Morri, che ha preso parte al summit.
Sergio Barducci
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