Il vescovo Luigi Negri si è rivolto al popolo sammarinese nelll’omelia del Corpus Domini
Eucaristia, sacramento mirabile e tremendo: Cristo presenza operante nella storia. Redenzione nella Pasqua, mistero del pane e del vino nel Corpus Domini, segni di dedizione del Padre agli uomini quindi verso San Marino, che considera la solennità per antica tradizione anche una importante festa civile di tutti gli uomini di buona volontà per ricominciare a confidare in Cristo aprendo intelletto e cuore. La trepidazione del pastore per la vita del paese non si è mai manifestata causa limiti di competenza canonica e giuridica sulle questioni temporali consolidatesi nei secoli, ma Monsignor Negri accompagna questa situazione di difficoltà con tutta la sua affezione e compassione. Il vescovo crede che la crisi, infine, ci premierà: grazie al rifiorire delle possibilità straordinarie della comunità civile. Citando papa Benedetto si rivolge alle autorità affermando, che la crisi economica e sociale, può essere spunto per nuovi discernimenti e progettualità. La Provvidenza diverrà così gesto libero e solidale di bellezza in aiuto ai Sammarinesi.
Francesco Zingrillo
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